Nell’ultima newsletter vi abbiamo raccontato come alla fine del 2024 l’Ordine nazionale ha rivisto e aggiornato il codice deontologico per i giornalisti. Il nuovo Codice, che entrerà in vigore a giugno, introduce alcune innovazioni a cominciare dalle regole sull’Intelligenza artificiale. Ma non solo.
Come ci siamo detti altre volte, il codice va inteso come una sorta di bussola. Come già sapete, il sistema sanzionatorio della nostra professione è gestito da un organismo indipendente, il consiglio di disciplina territoriale (Cdt), che è istituito presso ogni ordine regionale ed è composto da giornalisti e da esperti di diritto. Il modo in cui negli ultimi tre anni il Cdt della Lombardia ha interpretato la funzione disciplinare è sintetizzata dal suo presidente Paolo della Sala, che nella relazione sull’attività del 2024 (la trovate qui) scrive: «Si vorrebbe, inoltre, dare un indirizzo anche didattico alla funzione disciplinare nella speranza che possa essere intesa come strumento di tutela della categoria e della sua qualità professionale e non come un meccanismo di tipo esclusivamente repressivo».
Appunto. È in questa ottica di orientamento e di tutela che all’OgL abbiamo organizzato tre corsi di formazione destinati a illustrare le novità introdotte nel nuovo codice deontologico. Vi parteciperanno anche i componenti del nostro Cdt. Si svolgeranno il 6, il 19 e il 24 febbraio a Milano. E sì, parleremo anche di intelligenza artificiale, ormai non se ne può fare a meno: sarà l’oggetto del corso del 19 febbraio. Trovate tutte le informazioni sulla piattaforma formazionegiornalisti.it.
Sempre a proposito di deontologia, segnaliamo un corso su come facciamo o dovremmo fare informazione sui temi della disabilità. Si intitola Il valore delle parole, si tiene a Bergamo il 24 gennaio. Nello stesso giorno a Pavia si ragionerà su come si racconta sui media la violenza di genere. Per dire di due temi che ci stanno a cuore.
Cronaca giudiziaria
Un altro tema a cui teniamo – e ve ne sarete accorti – è quello della presunzione di innocenza e delle regole che disciplinano i flussi di informazioni sulle indagini che provengono dalle procure della Repubblica. Sono le norme introdotte dal decreto legislativo 188 del 2021, che secondo noi costituiscono un intralcio a una cronaca giudiziaria completa e affidabile. Delegare a un procuratore della Repubblica la scelta di ciò che è di interesse pubblico (e dunque può o deve essere diffuso ai media) è secondo noi improprio, almeno se siamo d’accordo sul ritenere che valutare la rilevanza di una notizia sia uno dei compiti di un giornalista e non di un’autorità. Abbiamo già scritto qui le nostre riserve. Ma abbiamo anche fatto dell’altro. Insieme al presidente del tribunale di Milano Fabio Roia, al procuratore Marcello Viola, al presidente dell’ordine degli avvocati Vincenzo La Lumia e alla presidente delle Camere Penali di Milano Valentina Alberta abbiamo siglato un protocollo per rendere più fluide le informazioni, nel rispetto della normativa nazionale. Oltre a ciò che tecnicamente ci è sembrato utile e che raccontiamo qui, abbiamo anche stilato i casi in cui un giornalista può richiedere gli atti di una indagine non coperti da segreto secondo l’articolo 116 del codice di procedura penale.
Tutto questo per dire che sul nuovo protocollo abbiamo previsto una serie di incontri che valgono come corsi di formazione. Il primo si svolgerà il 12 di febbraio a Milano. Trovate le informazioni su sede e orario sulla piattaforma formazionegiornalisti.it.
Altri corsi
La parola disintermediazione è diventata tra le più ricorrenti quando si parla di giornalismo e di giornalisti. Significa che grazie ai (o per colpa dei) social i giornalisti hanno perso “l’esclusiva del cancello”, cioè quella funzione di intermediazione e giudizio sulla rilevanza e i contenuti stessi di una notizia. Tutti siamo diventati prosumer, consumatori e produttori insieme di informazione. Non basta più essere giornalisti per essere letti, seguiti, ascoltati… Per capire come questo si rifletta sul ruolo e le competenze di un giornalista vi segnaliamo due appuntamenti, curati da Marco Gambaro che all’università Statale di Milano insegna economia dei media. Si tengono il 21 e il 27 gennaio alla Casa della Cultura di Milano.
Progetti all’estero
Come sapete, da qualche tempo l’OgL ha messo in piedi un servizio di monitoraggio di borse, soggiorni studio o premi per creare o valorizzare progetti giornalistici. Questo mese abbiamo selezionate due opportunità.
La prima è lo Sharon Begley Science Reporting Award, promosso dal Council for the Advancement of Science Writing (CASW) che è rivolto a giornalisti con 8-10 anni di esperienza nel giornalismo scientifico. Possono partecipare sia giornalisti dipendenti sia freelance. I lavori ammissibili includono articoli, reportage, podcast, video, capitoli di libri e storytelling multimediale pubblicati in inglese. Il premio consiste in un grant minimo di 20.000 dollari per la realizzazione di un progetto di giornalismo scientifico entro sei mesi dalla firma del contratto. La scadenza per la candidatura è il 30 aprile 2025. Maggiori informazioni a questo sito.
La seconda opportunità è il Fellowship Program del World Press Institute (WPI), rivolto a giornalisti internazionali. Il programma offre un’esperienza immersiva per esplorare i media, la cultura, la politica e i temi attuali negli Stati Uniti. Possono partecipare giornalisti non statunitensi con almeno cinque anni di esperienza a tempo pieno in testate cartacee, radiotelevisive o online. I partecipanti seguono un tour guidato in varie città statunitensi, come Washington D.C., Chicago, New York e San Francisco, incontrando esperti e visitando redazioni, think tank e organizzazioni. Il WPI copre le spese di trasporto (volo di andata e ritorno per gli Stati Uniti e viaggi interni legati al programma), alloggio e offre un budget giornaliero per il vitto. Non è previsto un contributo economico diretto. La scadenza per la candidatura è il 10 febbraio 2025. Maggiori informazioni a questo sito.
Due cose di servizio: quote (e bollino) e Pec
Anche per il 2025 la quota di iscrizione resta fissata a 100 euro. Sarà riscossa, come sempre, attraverso l’Agenzia delle Entrate. Riceverete quindi da parte dell’Agenzia un avviso bonario, con le modalità di pagamento. Il versamento va effettuato entro il 31 gennaio. Si può pagare anche entrando nel sito dell’Agenzia al seguente link usando il servizio “paga online” del sito. Un altro modo per pagare è entrare nel Cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate con lo SPID, seguire le istruzioni e procedere al pagamento.
Dopo aver pagato, è possibile scaricare il bollino accedendo alla propria area personale dallo sportello telematico (dalla home del sito, menù di navigazione in alto). Tutte le informazioni di dettaglio (cioè cosa fare per pagare e anche cosa non fare) a questo link.
Infine una cosa sulla vostra Pec. L’avete attivata vero? È un obbligo di legge ed è un servizio gratutito, trovate qui come fare se eravate distratti e non ve ne siete occupati. Per chi non era distratto e l’ha già fatto, è comunque necessario adeguare la casella PEC di dominio pec.giornalistilombardia.it allo standard Europeo. A questo link sono presenti tutte le informazioni. Compresa una sezione dedicata a delle miniguide (ecco il link diretto). In caso non fosse possibile farlo, causa lacune nei dati (es. secondo nome mancante), occorrerà aggiornare l’anagrafica associata alla casella tramite la compilazione di un modulo. Ecco il modulo che poi va inviato a a gestionepec@odg.mi.it