Aprile 2025 – Sulle elezioni e su un po’ di benvenuti 


Innanzitutto un po’ di numeri e di nomi, su una cosa che ci ha visti tutti (molti, almeno) coinvolti nelle ultime settimane: le elezioni per i Consigli dell’Ordine dei giornalisti.  Il 2 e 3 aprile (voto telematico) e il 6 aprile (in presenza) si è infatti svolto il ballottaggio per il rinnovo del Consiglio nazionale e dei Consigli regionali. In Lombardia ha votato il 18,48% degli aventi diritto (i molti, appunto).


Per il Consiglio nazionale sono stati eletti, tra i professionisti: Sebastiano Scavo (630 voti), Elena Golino (620), Gabriele Dossena (586), Alessandra Fava (560), Danilo Angelo De Biasio (552), Marzio Paolo Quaglino (548), Marco Volpati (544), Oreste Pivetta (518); tra i pubblicisti: Francesco Caroprese (492).

Per il Consiglio regionale, sono stati eletti tra i professionisti: Rossella Verga (637), Riccardo Sorrentino (624), Ester Castano (593), Rosi Brandi (584), Laura Verlicchi (537), Andrea Nicastro (510); tra i pubblicisti: Maria Ancilla Fumagalli (437), Massimo Cherubini (421), Paolo Brambilla (419).

E dunque, per quanto ci riguarda più da vicino: il nuovo Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha rinnovato le proprie cariche. È stato riconfermato Riccardo Sorrentino presidente. Vicepresidente è Massimo CherubiniRosi Brandi è stata confermata segretaria ed Ester Castano è stata eletta tesoriera, con deleghe a Free Lance, Giovani, Nuovi giornalismi e Pari opportunità. 
Completano il Consiglio Rossella VergaLaura VerlicchiAndrea Nicastro (professionisti), Ancilla Fumagalli e Paolo Brambilla (pubblicisti). 
Presidente dei revisori è Roberta Fiorentini.


Come avevamo già scritto, il nuovo Consiglio riparte da alcuni dati positivi. Il patrimonio netto ha superato gli 800mila euro, gli utili accumulati nei tre esercizi pieni sono stati superiori a 600mila euro e i crediti verso gli iscritti — rapidamente saliti durante la pandemia — sono stati dimezzati. Nel 2021 erano oltre 800mila euro; oggi sono scesi a 454.702 euro, senza ricorrere a svalutazioni.  

Nel triennio è stata rinnovata l’offerta formativa ed è stata avviata la costruzione dei toolbox cioè biblioteche digitali su alcuni temi complessi su cui pensiamo che la formazione possa e debba essere permanente: giustizia penalegiustizia riparativa e, a breve, anche il mondo carcerario. 
L’iniziativa di maggiore rilievo che viene consegnata alla nuova consiliatura è la Fondazione Walter Tobagi per la cultura giornalistica, che è nata nel 2024 e ha chiuso il primo bilancio con un utile netto di 11.066 euro. Gestirà le attività formative dell’Ordine, raccoglierà fondi per sostenerle e promuoverà ricerca applicata sul giornalismo. L’obiettivo è farne un punto di riferimento stabile per chi vuole studiare e far evolvere la professione, pensando al giornalismo come bene collettivo. 
Un cenno infine al lavoro svolto dal Consiglio di disciplina territoriale, che è stato presieduto nel triennio passato dall’avvocato Paolo Della Sala: durante la consiliatura è stato azzerato l’arretrato. Questo permetterà al nuovo Consiglio di Disciplina di decidere “in tempo reale” sui nuovi procedimenti.


Si riparte quindi da qui. Si prosegue, anzi. Visto che secondo quanto detto dal presidente Riccardo Sorrentino nella seduta del primo consiglio (trovate qui il suo discorso programmatico) «bisogna continuare a innovare». Facendo fare possibilmente un balzo in avanti alle tre grandi attività dell’Ordine: «la Formazione continua, che assume un’importanza sempre maggiore per ridare al giornalismo il ruolo che gli compete nelle nostre società liberaldemocratiche; la deontologia, nella consapevolezza che la responsabilità sarà sempre più l’elemento distintivo di chi fa giornalismo rispetto a chi fa comunicazione; la difesa continua della libertà di espressione in tutte le sue forme, che rappresenta la linfa vitale del nostro lavoro, in un mondo in cui c’è più che mai bisogno di distinguere tra l’approccio giornalistico alla verità dei fatti e l’approccio tipico della comunicazione politica e pubblicitaria». 

La formazione, appunto
A proposito del primo di questi tre punti, dal 13 al 22 maggio 2025 diciotto giornalisti iscritti all’Ordine della Lombardia parteciperanno a un programma intensivo di formazione internazionale a Bruxelles, promosso nel quadro Erasmus+ con il supporto della Media Services Unit del Direttorato Generale per la Comunicazione del Parlamento Europeo. Il corso – che è gratuito, salvo una quota di iscrizione di 100 euro – si propone di rafforzare la conoscenza delle politiche ambientali dell’Unione europea, sviluppare competenze avanzate nel data journalism e offrire un’esperienza sul campo in ambienti istituzionali europei. È il nostro primo Erasmus, e dopo il primo incontro tra i partecipanti che è avvenuto nei giorni scorsi, possiamo dirvi che il gruppo è bene assortito e molto motivato (chiedere a chi tiene i contatti sulla chat whattsup). Essendo il primo della serie (andremo avanti per altri 4 anni), qualcosa magari potrà e dovrà essere aggiustato ma insomma, si parte. E vi racconteremo tutto sul sito e sul canale linkedin. 

Altri corsi (in Italia) nei giorni a venire. Come sempre, iscrizione su formazionegiornalisti.it.

Il 7 maggio a Milano, si parlerà di Intelligenza artificiale: vecchi e nuovi stereotipi. Come riconoscerli ed evitarli, nell’ambito del Festival dei Diritti Umani. 

Il 13 maggio, dalle 15, alla Fabbrica del Vapore si terrà Le inchieste sotto copertura: due casi di studio con i giornalisti Jean Peters e Hanna Guggenberger di Correctiv e Luigi Scarano di Fanpage, dedicato a due inchieste sulla destra radicale in Germania e in Italia, analizzate sotto il profilo metodologico e deontologico.  
Il 15 maggio, sempre alla Fabrica del Vapore, è in programma Cosa sappiamo davvero dei flussi migratori nel Mediterraneo, un corso che approfondisce i meccanismi della sorveglianza aerea nel Mediterraneo e gli strumenti investigativi a disposizione dei giornalisti per raccontare ciò che avviene sulle rotte migratorie. Relatori: Tareq Tamimi (Liminal) e Lorenzo Bagnoli (IRPI Media). 
Il 21 maggio, dalle 14, si svolgerà il corso Dati di genere. Come usare in modo corretto dati e statistiche per l’informazione giornalistica. Si parlerà di come interpretare correttamente i dati demografici ed economici con una prospettiva di genere, evitando distorsioni e stereotipi. 
Infine, si svolgerà online in tre date – il 29 maggio, il 5 e il 12 giugno dalle 16 alle 18 – il ciclo Gli orfani di femminicidio e crimini domestici, vittime spesso invisibili. Tre incontri per fornire strumenti narrativi, psicologici e giuridici su un tema delicato, poco raccontato e spesso invisibile nel dibattito pubblico, con testimonianze, analisi e indicazioni operative per i giornalisti
Con nomi e numeri (erano molti, non tutti) abbiamo finito, per ora. Buona Pasqua 

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