A cosa serve oggi l’Ordine dei Giornalisti

Presidio deontologico, difesa della libertà di stampa, formazione. Per quanto criticato e criticabile, l’Ordine dei Giornalisti serve ancora a queste tre cose. Assicurare standard elevati di competenze giornalistiche e vigilare (e rafforzare) sulla correttezza deontologica di chi fa informazione è ancor più indispensabile in tempi in cui la disintermediazione giornalistica sembra non più necessaria o appare inopportuna e fastidiosa. 


In questa intervista video realizzata con la vicepresidente dell’Associazione Lombarda Giornalisti (ALG) Anna Del Freo, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia Riccardo Sorrentino traccia un duplice bilancio. Da un lato ciò a cui per statuto l’Ordine è chiamato a essere, «ciò che va fatto». Dall’altro una mappa delle azioni messe in campo in questi due anni di presidenza, «ciò che è stato fatto» fin qui.

Obiettivi e azioni devono tenere conto delle trasformazione che questa professione sta attraversando in termini di competenze imposte dal digitale e dalla concorrenza delle figure di “creator “ e influencer. Elementi che obbligano gli iscritti a una maggiore consapevolezza circa i propri compiti e i propri doveri. In un contesto in cui il giornalismo diventa sempre più “un bene pubblico”. E, fuori da ogni retorica, una necessità.

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