E’ Sergio Arcobelli, de Il Giornale, il vincitore della prima edizione del Premio Nazionale di Giornalismo Sportivo per l’Etica nello Sport “Antonio Spallino”, istituito da due associazioni comasche – La Stecca di Como e Panathlon International Club di Como – che hanno avuto come presidente Antonio Spallino, campione olimpico di scherma, sindaco della città dal 1970 al 1985, fondatore del Panathlon International Club Como e per tutta la sua vita testimone del ruolo fondamentale dell’etica e della cultura nella società civile. Il Premio è patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti Consiglio della Lombardia, in collaborazione con Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi e sostenuto da Banca Generali Private. La giuria, presieduta da Franco Spallino, figlio del compianto presidente delle due associazioni, e completata da Edoardo Ceriani, presidente Panathlon Club di Como e capo redattore sport La Provincia di Como, Marco Malinverno, presidente Associazione La Stecca di Como, Francesco Ordine, consigliere tesoriere Ordine dei Giornalisti del Consiglio della Lombardia e Gabriele Tacchini, presidente Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi (GLGS) – USSI Lombardia , si è riunita da remoto per decretare i migliori classificati e assegnare le menzioni. Raccontando la cultura dello sport e i suoi aspetti etici e inclusivi, oggi troppo spesso offuscati, tra le 31 candidature giunte da tutta Italia, la classifica finale ha decretato questi verdetti:
1° posto – Sergio Arcobelli, de Il Giornale con “Il coraggio di Oksana, da Chernobyl alle Paralimpiadi”;
2° posto – Michela Mauri e Martina Besana, articolo scritto a quattro mani per il giornale locale Casateonline, “Sirtori: al torneo delle Meraviglie un gesto di fair play dal Mister del Molteno – Brongio”;
3° posto – Federica Nannetti, giovane praticante iscritta al Master Alma Mater di Bologna, per il giornale INCRONACA del master stesso con “Quella fiamma olimpica è accesa”.
La giuria ha inoltre ritenuto di riconoscerle anche una menzione perché, “tra coloro iscritti a Corsi di Master in giornalismo, è stata colei che meglio ha interpretato i principi e i valori sportivi racchiusi nel bando del Premio”.
A pari merito
3° posto- Roberto Ciarapica, giornalista e conduttore Sport Mediaset, con il servizio televisivo “L’ultima meta di Mbanda, il Covid”.
Vista l’emergenza sanitaria ancora in atto, gli organizzatori hanno deciso di prorogare la cerimonia di consegna del Premio alla prossima primavera con l’obiettivo di realizzarla in presenza dei premiati, autorità civiche, sportive e del pubblico in generale.