Come vanno i giornali locali? Non così male a dire il vero

Lo dice una ricerca dell’Università di Pisa che ha messo a confronto i dati del 2021 con quelli di vent’anni fa
La ricerca Come sta l’informazione locale? curata dal professore Andrea Mangani (Dipartimento di scienze politiche dell’Università di Pisa, 2022) fa il punto sulle testate locali  con dati relativi al 2021 raffrontati al 2001. Complessivamente, la ricerca ha censito 99 quotidiani locali cartacei nel 2001 e 120 nel 2021,
e raccolto dati su 416 quotidiani locali online attualmente attivi.
Carta. L’editoria cartacea ha retto l’impatto della diffusione dei nuovi modelli di produzione e consumo di notizie. Il numero di quotidiani cartacei in Italia è addirittura cresciuto dal 2001 al 2021. Un elemento comune è l’alta percentuale di quotidiani provinciali.
Online. La stragrande maggioranza dei quotidiani online è nata dopo il 2001, e circa il 77% sono provinciali. Poco più di un quarto ha una corrispondente versione cartacea e 20 sono versioni online di quotidiani cartacei cessati. Sono numerose anche le esperienze “indipendenti”: quasi il 67% dei quotidiani non appartiene ad alcun gruppo editoriale. Sono 120 i quotidiani che pongono restrizioni ai contenuti.
L'importanza dell'informazione locale. I cittadini - si legge nella ricerca - si attendono che i media locali rappresentino adeguatamente la composizione sociale della comunità locale e ne rafforzino la coesione. In secondo luogo il pluralismo informativo locale è importante quanto quello nazionale. Senza una pluralità di mezzi cittadini non potrebbero scegliere liberamente dove procurarsi informazione. In terzo luogo l’informazione locale ha un forte impatto sulla partecipazione politica ed economica a livello locale. Pertanto un declino o addirittura la scomparsa dei media locali può condurre a forme di disimpegno.

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