Nove giorni di formazione sui temi ambientali: visite alle istituzioni europee e ai centri di ricerca e workshop di data journalism applicato al tema. Come e perché un corso del genere è diverso da tutti gli altri
di Stefania Berretta
Dal 13 al 22 maggio 2025, diciotto giornalisti iscritti all’Ordine della Lombardia hanno partecipato a un programma di formazione a Bruxelles, nel quadro del programma Erasmus+ con il supporto della Media Services Unit del Parlamento Europeo. Il corso si proponeva di rafforzare la conoscenza delle politiche ambientali dell’Unione europea, sviluppare competenze avanzate nel data journalism e offrire un’esperienza sul campo in ambienti istituzionali europei.
È stata una formazione completamente diversa dalle altre del sistema di formazione continua e obbligatoria fornita dall’Ordine. Prima di tutto perché l’esperienza Erasmus è una formazione attiva, non un corso dove chi insegna spiega e chi impara ascolta. Ci sono incontri, laboratori, esperienze, occasioni di scambio con giornalisti di altri Paesi. I partecipanti sono chiamati a fare interviste, scrivere articoli, organizzare il materiale raccolto per costruire i corsi da tenere al ritorno. E tutto questo non lavorando da soli, ma in gruppi. Erasmus+ non è una vacanza: si lavora dal mattino alla sera, anche nei weekend.

Quella di Bruxelles è stata dunque una formazione esperienziale dove i partecipanti, dopo aver frequentato in Italia un corso sul giornalismo ambientale, hanno sperimentato sul campo cosa sono le istituzioni europee. Hanno intervistato i parlamentari sui temi del cambiamento climatico e della sostenibilità, hanno partecipato al Midday Briefing della Commissione Europea, hanno assistito alle plenarie del Parlamento e del Comitato delle Regioni dalla tribuna stampa insieme ai corrispondenti da Bruxelles, hanno imparato dove trovare le informazioni e i dati sul cambiamento climatico sui siti delle varie istituzioni europee, hanno scoperto i principali centri di ricerca sul cambiamento climatico, hanno avuto modo di conoscere e confrontarsi con i funzionari responsabili, hanno incontrato colleghi e colleghe italiani e stranieri che lavorano sul campo da Bruxelles. In un laboratorio full immersion di due giorni, hanno imparato a scrivere un articolo partendo da un dataset riguardante l’ambiente e le politiche dell’Ue.
Non si tratta comunque soltanto di una formazione all’estero. La formazione Erasmus è inserita in percorsi che si svolgono in parte in Italia. Due incontri online sono serviti ai partecipanti per prepararsi alla partenza e al viaggio e per essere pienamente consapevoli degli obiettivi formativi da raggiungere, le competenze da acquisire, i compiti individuali e di gruppo da svolgere sul posto e al rientro. Una volta tornati in Italia, i partecipanti sono adesso chiamati a organizzare il materiale riportato (slide, appunti, video, interviste) per costruire e tenere corsi di formazione a beneficio dei colleghi e delle colleghe che non sono potuti partire; questo consentirà all’ODG Lombardia di massimizzare l’impatto delle attività all’estero.
Viaggio e formazione fanno parte di un “pacchetto” interamente fornito dall’ODG Lombardia attraverso i fondi del programma Erasmus. Si parte e si arriva in gruppo, si svolgono le attività insieme, si alloggia nello stesso albergo in camere doppie. Insomma, è una formazione, un viaggio di lavoro, ma il clima che si instaura fin dal primo giorno è quello di una classe di allievi. Ci si immerge totalmente nella vita di gruppo, occasione unica e probabilmente irripetibile per conoscere a fondo i nuovi colleghi e instaurare rapporti che, al ritorno, diventeranno amicizie o nuove occasioni per trovare o cambiare lavoro.
Per i prossimi corsi
Questo di Bruxelles è dunque il primo dei corsi dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia che attingono ai fondi del programma europeo Erasmus+. L’Ordine si è accreditato come ente formatore presso l’Unione Europea e avrà finanziamenti per i prossimi quattro anni. Ecco alcune caratteristiche del programma formativo per chi vorrà partecipare alle prossime edizioni dei corsi (di cui daremo notizia sul sito, su linkedin e nelle newsletter):
- Costi. Sono interamente a carico dell’OgL, salvo una quota simbolica (100 euro) che chiederemo a ogni partecipante come diritti di segreteria.
- Reciprocità. Chi partecipa si impegna a trasferire ad altri colleghi le competenze che acquisirà, facendo da relatore in corsi di formazione che organizzeremo in Italia. È una logica di reciprocità: l’OgL finanzia una formazione e chi la riceve la mette a disposizione dei colleghi.
- Gruppo. Le formazioni sono di gruppo: bisogna essere disponibili a lavorare in team. Ogni soggiorno di studio sarà preceduto da due riunioni preparatorie. Inoltre, ogni formazione prevede anche lavori collettivi, alcuni dei quali avranno un approccio laboratoriale.
- Tempi di selezione. Come già è stato fatto in questo caso, prima di ogni corso futuro sarà inviato via Newsletter un form per potersi candidare a partecipare. È una manifestazione di interesse: significa che si è disponibili a essere selezionati per partecipare ai corsi. La selezione dei partecipanti e la formazione dei gruppi si svolgeranno almeno tre mesi prima
- Criteri di selezione. Formeremo i gruppi in base agli interessi dei partecipanti, al curriculum e alla sua congruità rispetto alle formazioni che proporremo e diffonderemo sui nostri canali (Newsletter e sito).