L’evoluzione digitale ha trasformato i quotidiani cittadini in network multicanale. Ecco cosa succede a il Cittadino di Lodi: tecnologie, linguaggi e responsabilità verso il lettore.
di Lorenzo Rinaldi, Direttore de il Cittadino
La rivoluzione digitale ha subito una brusca accelerata negli anni del Covid, nei quali si è innescato una velocizzazione di un processo già in corso. Non vi è ambito che non sia stato interessato da un’implementazione delle infrastrutture digitali e, tra i settori maggiormente esposti, vi è l’informazione. I grandi network così come i giornali di provincia hanno cambiato e dovranno continuare a cambiare i propri modelli organizzativi e le modalità di diffusione delle notizie, che restano – è bene ricordarlo – il “core business” di questa attività, sebbene le tipologie di fruizione da parte del pubblico siano in evidente evoluzione.
L’avvento del digitale nell’informazione ha allargato a dismisura gli spazi e la platea a cui ci si rivolge, nonostante i tempi della produzione e della successiva fruizione della notizia siano oggi più limitati di ieri, così come le forze in campo, vale a dire gli organici delle redazioni. Volendo sintetizzare, possiamo affermare di essere di fronte a un paradosso, estremamente sfidante, riassumibile con questo concetto: “La nuova informazione: tempi limitati, spazi dilatati”.
Notizie e piattaforme
Quanti riusciranno a cogliere gli elementi postivi di questo contesto rivoluzionario – nel quale, ci piaccia. Gli spazi dell’informazione si sono dilatati perché oggi le nostre redazioni e il corpo dei collaboratori non lavorano più unicamente al giornale cartaceo, ma sono chiamati allo stesso tempo – e con organici ridotti rispetto al passato – a realizzare il sito Internet, i video, i podcast, le newsletter e a gestire i social network.
L’evoluzione digitale dell’informazione ha trasformato anche i quotidiani locali in veri e propri network multicanale, in grado di diffondere la notizia su più piattaforme, portandola a un pubblico molto più vasto di un tempo, quando si era limitati al solo quotidiano cartaceo. Un esempio, certamente simile a molti altri nel panorama nazionale, è quello de il Cittadino di Lodi, quotidiano del Lodigiano e del Sudmilano, che, su un territorio che non raggiunge i 350.000 abitanti, affianca al quotidiano cartaceo un sito Internet e una platea social con Facebook (90.000 follower, dato settembre 2022), Twitter, Instagram e Youtube.
Cosa si chiede ai giornalisti: più discernimento, più efficienza
Lavorare in un contesto multipiattaforma richiede un rafforzato senso di responsabilità da parte delle redazioni, chiamate a confrontarsi con una platea di potenziali lettori-fruitori che si è ampliata a dismisura: servono dunque un efficientamento del lavoro, voglia e capacità di adeguarsi all’utilizzo delle nuove tecnologie e dei moderni linguaggi, avendo come bussola la verità della notizia, elemento che continua a distinguere il prodotto giornalistico da ogni altro prodotto che possiamo rintracciare sulla rete.
Ai giornalisti è richiesta inoltre una maggiore capacità di discernimento, essendo sempre più necessario distinguere tra canali informativi diversi. è un palese errore però considerare quella del quotidiano cartaceo informazione di Serie A e quella dell’online informazione di Serie B, perché così facendo si finirà per non investire su una fetta di pubblico, potenzialmente più giovane, che è quella dei lettori del futuro. Cambiano gli strumenti, non cambia il valore della notizia. E questo deve essere il punto di partenza.