La libertà non tollera diseguaglianze né appartenenze. Il consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia condanna l’aggressione subita dal collega del TG2 Stefano Fumagalli che, all’esterno del carcere di Opera, stava svolgendo il suo lavoro di giornalista. Fumagalli, insieme alla sua troupe, è stato bersaglio – come lui stesso ha raccontato – di lanci di oggetti e petardi ed è stato poi inseguito da tre persone a volto coperto.
I tentativi di impedire la libertà di stampa e informazione – è l’opinione dell’Ordine della Lombardia – sono intollerabili, se non giustificati in concreto dalla necessità assoluta di tutelare altri diritti, da qualunque parte provengano e per qualunque motivo.