Giustizia riparativa: obiettivi

La giustizia riparativa cerca di ottenere quattro principali effetti:

• coinvolgimento attivo della vittima e della persona indicata come autore dell’offesa attraverso il recupero della capacità di narrare e narrarsi, in prima persona. Per le vittime rappresenta un’opportunità di essere visibile, di poter raccontare non solo la dimensione fattuale e oggettiva dell’esperienza vissuta ma anche “cosa mi è successo”, gli effetti distruttivi generati dal reato sulla propria persona e vita, trovando un riconoscimento in una dimensione di relazione con l’altro e possibili strade per ricostruire legami fiduciari. Per le persone indicate come autori dell’offesa è un’opportunità per costruire una responsabilità non solo per aver fatto qualcosa ma “verso qualcuno” e poter riparare attraverso un gesto positivo che apre al futuro;

• coinvolgimento attivo della comunità: attraverso i programmi che permettono di affrontare in una dimensione collettiva gli effetti negativi derivanti dal reato, stimolando la progettazione partecipata di concrete azioni di riparazione. La giustizia riparativa riconosce l’impatto che il reato commesso ha non solo sulle vittime dirette e le loro famiglie ma anche su un contesto più allargato, con lo scopo di ripristinare un patto di cittadinanza violato. La partecipazione della comunità ai programmi di giustizia riparativa restituisce un ruolo attivo e rilancia l’idea di una responsabilità collettiva nella gestione degli effetti negativi nascenti dal reato.

• riduzione del rischio di recidiva: l’approccio riparativo mira a responsabilizzare l’autore di reato, lo aiuta a prendere consapevolezza della gravità delle sue azioni, a non ripeterle, e ad agire per ricucire lo strappo che ha generato. Questo può avere un beneficio in termini di prevenzione delle recidive.

• risoluzione costruttiva del conflitto: la giustizia riparativa incoraggia il dialogo tra le parti come metodo per risolvere
i conflitti. Si promuove un confronto basato sul rispetto delle posizioni reciproche, anche se dolorose, sulla tolleranza e sull’ascolto. L’approccio riparativo non crede nella punizione né nella vendetta, si basa sul confronto costruttivo per trovare un punto di incontro tra chi ha commesso un reato e chi lo ha subito.

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