L’assemblea dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha approvato il 30 marzo il bilancio consuntivo 2022 e il bilancio preventivo del 2023.
«Come quello precedente – ha spiegato il presidente dell’Ordine Riccardo Sorrentino – anche il 2022 è stato segnato da una grande prudenza nella gestione economica e finanziaria dell’ente».
L’utile netto è stato di 212.192 euro, contro i 75.253 euro del 2021, ai quali occorre aggiungere 25mila euro destinati a fondi prudenziali prima della chiusura del bilancio. «Quello del 2022 – ha continuato Sorrentino – è il risultato migliore dal 2008, ma non ci può essere spazio per l’autocompiacimento. È stato necessario, ed è ancora necessario rafforzare patrimonialmente l’Ordine».
L’assemblea è stato anche il momento per tracciare la strada di questa consiliatura per i prossimi due anni. «L’obiettivo principale per il 2023 può essere riassunto nel concetto di “apertura” al mondo che ci circonda. Il rischio, onnipresente nella vita dell’Ordine, di ogni Ordine professionale, è quello della chiusura in una torre d’avorio, che racchiuda e isoli la sola vita istituzionale dell’ente. La crisi ci impone invece di immergersi nella società civile e nel mondo del giornalismo che nell’età di internet e dei social media deve imparare, di nuovo, qual è il ruolo dell’informazione».
Qualunque programma deve tuttavia fare i conti con le risorse disponibili. «Non sono ampie, rispetto ai compiti che l’Ordine dei Giornalisti potrebbe svolgere – ha concluso Sorrentino -. Un ente più ricco potrebbe fare molte più cose, ma la crisi del settore ci ha invitato a non aumentare la quota di iscrizione, che non è certo la più alta tra i diversi Ordini regionali della nostra categoria, e che è ferma dal 2002: i 100 euro di quell’anno, vale la pena ricordarlo, corrispondono in valore d’acquisto a 67 euro di oggi».