L’ultimo saluto ad Annibale Carenzo, decano dei cronisti. Galimberti (OgL): “Giornalista di razza e gentiluomo”

Si sono svolti questa mattina a Pavia i funerali di Annibale Carenzo, scomparso il 23 novembre. Per decenni giornalista dell’Ansa, decano della cronaca giudiziaria milanese, presidente onorario del Gruppo Cronisti Lombardi ed ex consigliere dell’Ordine lombardo dal 1995 al 2001 e presidente dello stesso Gruppo cronisti lombardo dal 1996 al 2002, anno in cui ha passato il testimone a Michelino Crosti. Aveva 85 anni ed era formalmente in pensione ma ha frequentato le aule del Tribunale fino a pochi anni fa, “La scomparsa di Annibale Carenzo – commenta Alessandro Galimberti, presidente dell’Ordine lombardo dei giornalisti e presidente dell’Unione nazionale dei cronisti italiani – riempie di tristezza le decine di colleghi e le generazioni di cronisti giudiziari che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Elegante nei comportamenti, signorile nei modi, preciso e instancabile nel lavoro, Annibale aveva saputo costruirsi negli anni una rete di fonti vasta e affidabile, non solo tra i magistrati e gli avvocati. Il suo impegno nel Gruppo Cronisti Lombardi negli anni a cavallo del decennio scorso aveva portato competenza, lucidità e senso pratico nell’affrontare i problemi – soprattutto quelli legati al palazzo di giustizia – uniti al suo tratto sempre gentile, da signore di un’altra epoca. Soprattutto questo ci mancherà di Annibale, cronista di razza e vero gentiluomo”. Annibale Carenzo aveva continuato a collaborare per diverse testate e l’ultima linea telefonica nella Sala Stampa del Palazzo di Giustizia del capoluogo lombardo era ormai solo a sua disposizione. Nato a Pavia il 12 settembre del 1934 e iscritto all’Ordine dei giornalisti dal 1958, aveva cominciato la sua attività nei quotidiani locali. All’Ansa era arrivato alla fine degli anni ’60 e dal quel momento si è sempre occupato di cronaca giudiziaria. Ha seguito alcune delle più grandi inchieste, da quelle sulle Brigate Rosse alla strage di Piazza Fontana, fino alle prime battute di Mani Pulite.

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