Il Comando Regionale Lombardia della Guardia di Finanza ha comunicato formalmente che la “diffida uso improprio di riprese foto/video” notificata la scorsa settimana a due giornalisti de Il Giorno e Il Cittadino di Lodi, sarà archiviata. Ne dà notizia il presidente dell’Ordine di giornalisti lombardi, Alessandro Galimberti, che aveva presentato nell’interesse dei due cronisti una nota di formale contestazione per la revoca del provvedimento. Ai colleghi, che stavano documentando una raccolta di firme per la riapertura di un esercizio commerciale a Casalpusterlengo, era stata contestata la captazione illecita di immagini della pattuglia del Gruppo Pronto Impiego di Milano (Baschi Verdi). Secondo il legale dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Cristina Lenoci, i giornalisti stavano legittimamente svolgendo il proprio lavoro nel pieno rispetto delle regole deontologiche (delibera 491/2018 del Garante Privacy) e prima ancora dei principi costituzionali che regolano la professione.
Il Comando Regionale Gdf ha precisato che la tutela della privacy può certamente essere invocata dal singolo operatore di polizia a titolo personale, ma le disposizioni interne del Corpo non prevedono che questo possa avvenire mediante notifica di un provvedimento recante l’intestazione di un Reparto, precisando che, nel caso specifico, i militari erano intervenuti per fare osservare le disposizioni prefettizie volte ad evitare assembramenti nella c.d. ex “zona rossa” del lodigiano, poiché un nutrito gruppo di persone si era raccolto nei pressi di un esercizio commerciale e sussisteva la necessità di gestire in sicurezza la situazione, anche tutelando la riservatezza delle persone presenti nello specifico scenario. Il presidente di Ogl Alessandro Galimberti ha espresso soddisfazione per la rapida ricomposizione del fatto, sul quale ha inevitabilmente pesato il clima di preoccupazione e di difficoltà vissuto in queste settimane nella cosiddetta zona rossa. Il Comando Regionale ha inteso altresì sottolineare che la Guardia di Finanza, in tutto il territorio nazionale, così come in Lombardia, considera fondamentale il rispetto del diritto di cronaca e della libertà di stampa, nonché irrinunciabile la collaborazione degli organi di informazione per diffondere al meglio i messaggi di fondo alla base delle proprie attività di servizio.