Una collaborazione su attività di reciproca formazione allo scopo di aggiornare e arricchire la preparazione professionale per gli iscritti all’Ordine dei Giornalisti e per i militari della Guardia di Finanza, ma soprattutto una cooperazione per il contrasto all’illegalità anche nel settore dell’editoria. E’ questo lo scopo del protocollo d’intesa siglato presso il Comando generale delle Fiamme Gialle a Roma dal presidente del CNOG Carlo Verna e il comandante generale della Guardia di Finanza il generale di Corpo d’Armata Giuseppe Zafarana. “La firma dell’intesa è stata l’occasione per rilanciare la lotta alla pirateria nell’informazione. – afferma il presidente del Cnog Carlo Verna, accompagnato dal consigliere Gianni Maria Stornello dell’Esecutivo nazionale – Ringrazio la Guardia di Finanza per l’opera già svolta e rappresento quanto sia importante per il giornalismo, e quindi per la democrazia, il contrasto di queste attività illegali che soffocano lo spirito imprenditoriale che muove il settore del giornalismo. E’ necessario – prosegue Verna – arrivare alle centrali che muovono i fili di questi furti di notizie; che addirittura arrivano anche a sottrarre copie intere di giornali già impaginati per farle circolare sul web. Va indagato anche se i burattinai hanno interesse a destabilizzare il sistema editoriale, che è parte fondamentale degli assetti costituzionali dell’Italia.”
L’accordo ha il pieno sostegno del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti che ricorda il costante impegno dell’Ordine lombardo nel contrasto alla pirateria editoriale. Proprio un mese fa L’Ordine dei giornalisti della Lombardia aveva chiesto alla Procura di Milano il sequestro dei canali chat di Telegram e WhatsApp attraverso cui vengono diffusi ogni giorno gratuitamente i pdf di quotidiani e periodici: l’ esposto/denuncia firmato da Galimberti era indirizzato al procuratore Francesco Greco ed era stato depositato, il 22 aprile, nella segreteria del procuratore aggiunto Eugenio Fusco. Da anni inoltre l’Ordine lombardo sta chiedendo al governo (prima all’onorevole Vito Crimi poi all’onorevole Andrea Martella, sottosegretari all’editoria negli ultimi due governi) e sta conducendo una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica per chiedere che Google e su Facebook paghino ai giornalisti (e quindi agli editori) i diritti d’autore per gli articoli scritti dagli stessi giornalisti e distribuiti sul web con enormi profitti per i motori di ricerca e i gestori dei social network.
Il protocollo fra Cnog e GdF, di durata triennale, si prefigge, per i militari, di rafforzare le competenze nel campo della comunicazione istituzionale e, in generale, nell’esercizio delle funzioni di polizia economica finanziaria. Per i giornalisti l’accordo rappresenta un’opportunità per ampliare la professionalità degli iscritti sui temi che afferiscono le funzioni specifiche della Guardia di Finanza. Le due parti, nel corso della firma svoltasi nella caserma “Piave” di via XXI Aprile in Roma, concordano sulla necessità di realizzare una collaborazione nell’interesse dello Stato e della collettività nazionale. Giornalisti e finanzieri potranno quindi partecipare a iniziative congiunte di studio, e ricerca, a corsi e seminari formativi organizzati congiuntamente dal Cnog e dalla GdF. Gli incontri di studio potranno promuovere l’elaborazione di analisi, report e approfondimenti su specifici argomenti d’interesse comune.