Di come dare fondi ai progetti giornalistici

L’OgL avvia da questo mese un monitoraggio degli enti che finanziano il giornalismo indipendente per fornire agli iscritti nuove strade di autofinanziamento (grant, bandi, fellowship). Ecco 10 bandi per freelance e redazioni

Quando parliamo dei cambiamenti che osserviamo nella nostra professione uno dei temi ricorrenti è quello della sostenibilità economica. I modi, le forme e le tecnologie di questo lavoro evolvono infatti in modi a volte imprevedibili e di pari passo mutano i modelli di business. Sono cambiamenti che mettono addirittura in discussione il ruolo stesso degli editori tradizionalmente intesi, presi tra l’esigenza di contenere i costi e il bisogno di cercare nuove fonti di ricavo. E costringono chi voglia fare giornalismo indipendente a esplorare nuove strade. 

Una delle strade – all’estero un po’ più battuta che da noi – è guardare a fondazioni ed enti che sostengono il giornalismo indipendente. Non è una strada facile e certamente non sostituisce il ruolo degli editori. Non è facile perché – che si parli di un singolo giornalista, di un gruppo di freelance o di una testata registrata – accedere a un finanziamento implica competenze tutt’altro che semplici: darsi un progetto, ragionare su budget e risorse, associarsi a partner stranieri. Non sostituisce gli editori perché nessuno pensa che da questa strada possa arrivare una “soluzione” ai temi di cui sopra. È però una strada. 

Questo prologo serve a dire che l’Ordine dei giornalisti della Lombardia avvia da questo mese un servizio di monitoraggio di fonti istituzionali o altri enti erogatori che sostengono progetti giornalistici indipendenti. Ogni mese forniremo un aggiornamento su bandi, grant e fellowship fornendo le coordinate del finanziamento e rimandando ai siti di riferimento. Porteremo avanti in via sperimentale questo servizio per almeno un anno in collaborazione con Excursus+ società che ci affiancherà in questo monitoraggio attraverso il servizio Bando nella matassa. Oltre che sulla newsletter diffonderemo queste informazioni in un’area dedicata del sito e su Linkedin. Avviso importante: ci limiteremo a questo, per ora, cioè dare informazione sulle fonti di finanziamento. Non affiancheremo chi voglia accedervi perché sarebbe un compito troppo ambizioso, almeno in questa fase. Chi volesse sapere di più su questa iniziativa può comunque scrivere a questo indirizzo email.
Intanto ecco 10 possibili fonti di finanziamento (e speriamo che ce ne siano di interessanti per i vostri progetti giornalistici). Seguiremo il criterio dal piccolo al grande, in termini di difficoltà e di taglia del finanziamento.   

1. L’Ocean Culture Life’s Storytelling Grant Programme dell’Ocean Culture Life finanzia 6 borse per progetti di documentazione e informazione legati agli oceani e alla vita marina. La scadenza è il 10 dicembre 2023, il budget complessivo delle sei borse è di 17.000 euro. Questo il sito per saperne di più. 

2. L’Anja Niedringhaus Courage in Photojournalism Award – programma della International Women’s Media Foundation (IWMF) – assegna un premio di 18.338 euro a un Progetto fotogiornalistico realizzato da una giornalista con almeno 12 immagini scattate tra il 2021 e il 2023. Scadenza: 17 dicembre 2003. Questo il sito per saperne di più.   

 3. Il Global Reporting Grants Program del Pulitzer Center finanzia – con grant tra 5000 e 10.000 dollari – prodotti giornalistici multimediali di inchiesta e approfondimento su «tematiche ad alto impatto sociale». Il ventaglio dei temi è molto ampio. Il programma incoraggia la dimensione multimediale dei progetti proposti, ovvero la combinazione di testi, foto, audio e video nello stesso prodotto. Particolare riguardo viene riservato alla copertura del conflitto in Ucraina. Scadenza il 31 dicembre 2023. Informazioni a questo sito

4. Il programma Science Misinformation: Journalism in the Age of Truth Decay del Pulitzer Center finanzia inchieste sui temi della misinformazione scientifica. I progetti devono prendere in considerazione attori, processi, tecnicalità e impatti di «false narrazioni sui temi scientifici». Entro questo perimetro, non ci sono vincoli tematici. Data la rilevanza del progetto, il programma non fissa limiti di budget che verranno valutati sulla base delle proposte. Scadenza al 31 dicembre 2023. Informazioni a questo sito

5. Il programma Machine Learning Reporting Grants del Pulitzer Center finanzia progetti e prodotti di inchiesta in cui sia rilevante l’attività di data mining e di machine learning. La scadenza è al 31 dicembre 2023 e l’entità del grant può variare tra i 9.500 euro e i 23.800 euro. Informazioni a questo sito

6. L’Exploration Grant 2023 della National Geographic Society finanzia progetti di conservazione, educazione, ricerca, storytelling e tecnologia relativi a ecosistemi a rischio. Le linee di finanziamento sono due a seconda della seniority professionale dei proponenti, e i finanziamenti possono andare da un minimo di 20.000 dollari al massimo di 100.000 dollari. La scadenza è l’11/4/ 2024. Informazioni a questo sito 

7. La Minor Foundation for Major Challenges supporta progetti di informazione e comunicazione legati alla transizione green e al clima. Il processo di finanziamento prevede un pitch dell’idea a cui può fare seguito una application. La scadenza è il 18 gennaio 2024. L’entità del finanziamento può andare da un minimo di 20.000 a un massimo di 200.000 euro. Informazioni a questo sito

8. Il programma Investigation Grants for Environmental Journalism di Journalismfund.eu finanzia progetti transnazionali di giornalismo investigativo – di almeno due giornalisti o due organizzazioni giornalistiche europee – su tematiche ambientali che abbiano impatto sull’Europa. Tra i criteri di valutazione del progetto: il «valore aggiunto» che si ritiene di apportare alla copertura mainstream; la natura transnazionale dei problemi esaminati; la capacità di networking tra giornalisti di diversi paesi; la strategia di ingaggio di un’audience più ampia sulle tematiche considerate. Oltre al lavoro dei giornalisti impegnati, il finanziamento può coprire costi di attrezzatura e sviluppo di software necessari all’inchiesta, nonché la partecipazione a eventi di formazione. Il budget complessivo del programma ammonta a 400.000 €. La scadenza è al 18 gennaio. Informazioni a questo sito

9 e 10. Il programma Creative Europe (CREA) 2021-2027 della Commissione Europea finanzia progetti realizzati da almeno tre organizzazioni giornalistiche di tre Paesi dell’Unione. Si tratta di un «finanziamento di sistema» al mondo dei media, volto cioè a sviluppare collaborazioni transnazionali su innovativi modelli di business, nuove piattaforme tecnologiche, sviluppo dell’audience, del marketing editoriale e della community. 
Il programma distingue due linee di finanziamento (topic).
Il topic 1 ha per oggetto il finanziamento di nuovi «modelli di redazione» o nuovi standard professionali o tecnologici. Il progetto può includere il finanziamento a eventi di formazione e workshop, ma anche programmi di mentoring e scambio di buone pratiche. 
Il topic 2  finanzia consorzi formati da soggetti attivi nel mondo dei media e comprendenti oltre a redazioni anche associazioni non governative e non profit, associazioni della società civile, enti pubblici, università e centri di ricerca, enti di formazione. L’obiettivo è sostenere l’informazione indipendente e pluralista dando vita a nuovi soggetti e organizzazioni di giornalismo indipendente.
Data la natura del programma e l’entità del finanziamento – il budget per un progetto del topic 1 è di 2 milioni di euro; del topic 2 è di 3 milioni – è richiesto un notevole sforzo organizzativo e la capacità di creare partnership europee con organizzazioni capaci di gestire progetti di elevata complessità. La scadenza è il 14 Febbraio 2024. Le informazioni a questo sito.

Prima di andare, un po’ di formazione.
Si intitola Scrivere con i numeri: ricerca, elaborazione e presentazione dei dati il corso organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia in collaborazione con Istat. Si tiene a Milano, in due giornate strettamente collegate tra di loro: il 30 novembre e il 1 dicembre. 
Il corso intende fornire elementi di base di statistica e di data visualization insieme a una panoramica delle principali indagini e delle banche dati Istat. Il corso non richiede un elevato livello di competenza di statistica. Al contrario è volto a rendere fruibili i dati Istat per chi svolge un lavoro di informazione e vuole farlo migliorando il proprio utilizzo dei dati. 
Tra i relatori: Michele Camisasca Direttore generale dell’Istat; Giuseppina Del Vicario Tecnologo Area Nord Est, sede della Lombardia; Michele Ferrara Tecnologo, Direzione centrale comunicazione; Marco Marsili, Dirigente di Ricerca Istat; Riccardo Sorrentino, presidente dell’ordine dei giornalisti della Lombardia e giornalista de Il Sole 24Ore; Antonella Bianchino Dirigente Istat Ufficio Territoriale Area Sud; Arianna Carra, Tecnologo Area Nord Est, sede della Lombardia;  Claudio Ceccarelli, Direttore Dipartimento per la produzione statistica Istat; Giulia De Candia, Dirigente Istat Ufficio territoriale Lombardia; Matteo Mazziotta, Dirigente di ricerca, metodologo Istat; Giuseppe Stassi, Dirigente Istat Servizio Indagini dirette e strumenti digitali per la raccolta dati.
Le iscrizioni come sempre sulla piattaforma formazionegiornalisti.it

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