È morto ieri nella clinica Humanitas, dov’era ricoverato dalla metà di agosto, Piero Scaramucci, cronista di grande valore, sindacalista rispettabile e rispettato. Aveva 82 anni ed era nato a Praga nel 1937. Ha fondato, nel 1976, Radio Popolare. Giornalista impegnato (è stato tra i fondatori, nel sindcato dei giornalsiti, nel novembre 1986, del Gruppo di Fiesole/Nuova Informazione, dirigente Usigrai e della Fnsi), maestro per numerose generazioni di giornalisti, storico cronista Rai, negli anni ’60 e ’70 Scaramucci, per la televisione pubblica, ha seguito numerose vicende di cronaca, sindacali e politiche: dalla morte di Enrico Mattei ai fatti del ’68, dalle vicende della banda Cavallero ai conflitti sociali, dall’alluvione di Genova al processo di Catanzaro per la strage di Piazza Fontana.
Negli Anni di Piombo, Scaramucci ha seguito con grande attenzione tutto il periodo della strategia della tensione, in particolare le vicende legate alla morte di Giuseppe Pinelli sul quale ha pubblicato un libro-intervista realizzato con la vedova dell’anarchico, Licia Pinelli, dal titolo “Una storia quasi soltanto mia”. Negli anni ’80 per le rubriche del TG1 ha svolto inchieste e reportage, come quelle della guerra Iran-Iraq e il primo reportage dalla Cambogia, dopo Pol Pot. Nel 1987 ha seguito per il TG2 l’alluvione in Valtellina con una seguitissima diretta. E’ stato inviato della trasmissione Samarcanda con dirette dai luoghi critici della mafia. Nel 1991, su TG3, ha condotto l’edizione della notte nel periodo della prima guerra del Golfo. Di nuovo direttore di Radio Popolare, dal 1992 al 2002. Nel 2001 il Comune di Milano gli ha assegnato l’Ambrogino d’oro. Sempre attivo dal punto di vista politico, Piero Scaramucci era vicepresidente della sezione Anpi, Almo Colombo, del quartiere Isola. Il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti, con il Consiglio tutto, esprime profondo cordoglio e partecipa al lutto della collega Mimosa Burzio. Il saluto a Piero Scaramucci è previsto sabato 14 alle h. 10,30 nella Sala multifunzionale del Cimitero di Lambrate. Per info sui funerali è disponibile un numero di telefono: 02.32867.