Intervista a Daniele Manca, direttore del Master di giornalismo dello Iulm di Milano: «Le scuole di giornalismo devono abbinare una forte preparazione teorica sul metodo a una forte preparazione pratica»
«A noi giornalisti viene chiesto oggi di sapere mettere in un contesto le informazioni, di creare connessioni tra i fatti e i dati e indicare non soltanto la verità apparente ma la verità sostanziale. Per fare questo è necessaria una lunga gavetta, che nel nostro caso comincia con i due anni di scuola al master».
È uno dei temi di questa intervista video realizzata da Giorgio Colombo e Maria Colonnelli a Daniele Manca, vicedirettore del Corriere della Sera e direttore del master di giornalismo dello Iulm di Milano.
Alla domanda su come un lavoro giornalistico oggi possa distinguersi dal flusso di informazioni indistinte del web e dei social la riposta, la riposta di Manca è stata: «I valori del giornalismo sono sempre gli stessi: accuratezza, responsabilità, indipendenza. Per cogliere l’attenzione dei cittadini non è necessario fare cose accattivanti, è necessario essere intelligenti».
Il testo integrale dell’intervista a Daniele Manca apparirà sul prossimo numero di Tabloid, la rivista trimestrale dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia dedicata ai temi dell’informazione, in uscita il 10 di Marzo. La versione digitale di Tabloid sarà fruibile sul nostro sito nella sezione newsmagazine.
Quella a Daniele Manca è la seconda di una serie di tre interviste ai direttori delle Scuole di giornalismo lombarde riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti della Lombardia (qui l’intervista a Venanzio Postiglione, direttore della Scuola di giornalismo Walter Tobagi di Milano). L’obiettivo di queste interviste è indagare quale sia la formazione che si può e si deve fornire ai giovani colleghi che si affacciano alla professione.