Mobile journalism: la voce dell’Ordine lombardo alla convention di Parigi

Il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti, è intervenuto alla Cité Internationale Universitaire di Parigi, durante la convention mondiale sul mobile journalism, giovedì 8 febbraio.  Il summit ha visto la partecipazione delle più importanti società di comunicazione internazionali e ha fatto il punto sul giornalismo digitale. A fare la parte del leone, nella nuova comunicazione 4. con strumenti sempre più snelli, agili ed economici. “Uno smartphone, un’idea, un minuto per un film” è lo slogan che bene sintetizza il concetto del nuovo giornalismo fatto di immagini ad alta definizione, ma realizzati con uno smartphone. Ma se in Europa il mobile journalism ha trovato già numerosi fans e viaggia spedito su nuovi binari della comunicazione, l’Italia sembra segnare ancora il passo ed è in ritardo nel suo utilizzo. Un’analisi che è confermata dall’ideatore del progetto Italian MoJo Francesco Facchini: “Se nel mondo intere redazioni utilizzano gli smartphone per realizzare video e storytelling, in Italia sembra esserci ancora una certa resistenza. Un gap che col progetto MoJo vogliamo colmare. Un progetto che stiamo portando avanti con l’Ordine dei giornalisti della Lombardia, oggi qui presente con il suo presidente AlessandroGalimberti, perché la cultura del MoJo va spiegata, raccontata e portata nella scuola per le generazioni future”.

“Oggi è il turno dei media digitali, dopo l’era del giornale, poi la radio, ieri era la televisione.
Questo è il punto, ma è un grande punto – sottolinea il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti – Le nuove tecnologie consentono una nuova modalità di informazione, più veloce, più visibile e, nel complesso, senza intermediazioni. Questo è l’unico cambiamento dei tempi presenti e la grande sfida che tutti dobbiamo affrontare. Penso che sia arrivato il momento di farlo. Ho iniziato i colloqui con il Direttore del dipartimento dell’Università Statale di Milano e sto cercando di spiegare ai professori come l’insegnamento di Mo-Jo possa essere utile agli studenti nell’approcciare il nuovo mondo dell’informazione-comunicazione. Sono fiducioso che nei prossimi mesi Mo-Jo diventerà una nuova materia di studio nell’università di Milano”.

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