Master in giornalismo “Walter Tobagi” Consiglio OgL e Awt in visita alla scuola

Domani saranno grandi firme – in televisione, nei quotidiani o nei periodici, in radio, o sulle testate online  – oggi sono studenti al termine di un intenso biennio scolastico, il settimo. I 30 ragazzi del “nostro” Master in giornalismo hanno ricevuto – questa mattina nella sede di Largo Indro Montanelli 1, a Sesto San Giovanni – una folta delegazione di consiglieri dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, dell’Associazione Walter Tobagi e del Comitato d’indirizzo, tutti freschi di recente nomina o elezione. “Mi piacerebbe che da questa scuola possano uscire non solo bravissimi giornalisti, ma anche colleghi portatori di valori etici  – ha esordito il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti – Un giornalista deve sapere qual è la differenza fra informazione e pubblicità, qual è la differenza fra vera notizia e fake news o cosa dice la legge sulla diffamazione e i reati a mezzo stampa.

Sono concetti che all’Ordine della Lombardia insegnamo non solo a chi va a fare l’esame di Stato a Roma, ma anche a chi chiede l’iscrizione all’Elenco pubblicisti”. Una mattinata dedicata a visitare e a toccar con mano il lavoro quotidiano degli allievi del Master, dotato di invidiabili studi televisivi oltre che di uno studio radiofonico, di una testata online e di un quindicinale cartaceo. A far da Ciceroni, durante la visita, sono stati Venanzio Postigione, direttore responsabie delle testate giornalistiche del Master, e il vice direttore Claudio Lindner. “Non siamo qui per fare una passerella – ho sottolineato Fabio Cavalera, neo presidente dell’Associazione Walter Tobagi per la formazione al giornalismo – Siamo qui per ascoltare i bisogni e le aspettative degli studenti, per stare al vostro fianco, per dare un contributo di idee e proposte. Una di queste è, ad esempio, una newsletter fatta da voi ragazzi, che contiamo di inviare, dal mese prossimo, a tutti gli oltre 24 mila iscritti al nostro Ordine ragionale – ha annunciato Cavalera – E’ giusto che la nostra categoria sappia cosa fanno i ragazzi della nostra scuola e che gli studenti sappiano cos’è, fuori, il mondo del lavoro”. Da martedì 3 aprile, tra l’altro, tutti i 30 studenti del Master, saranno impegnati nello stage (il secondo) e in ottobre faranno l’esame per diventare giornalisti professionisti. Nel secondo anno il praticantato è stato arricchito dai webdoc, che si aggiungono al sito web LaSestina, al Tg, al Gr e al quindicinale cartaceo “MM”. Il webdoc, attorno al quale gli studenti lavorano a coppie per oltre due mesi, è un po’ la summa della pratica fatta in quanto riunisce in un unico prodotto la scrittura, la fotografia, l’infografica e i video. I lavori del biennio precedente sono stati pubblicati su siti web di primaria importanza nazionale. Dal punto di vista accademico è cresciuto il peso dei corsi giuridici e di deontologia professionale, grazie all’apporto di nuovi docenti, mentre sui temi politici, economici e internazionali è stata confermata la validità del modello di lezione a doppia voce con un professore dell’Università Statale (o, in alcuni casi, dell’Università Bocconi e della Cattolica) affiancato da un giornalista esperto della materia in esame. Molto successo hanno avuto, in termini di adesioni (volontarie), le notti elettorali organizzate dalla Scuola in occasione delle elezioni americane, del referendum costituzionale, delle elezioni francesi e di quelle italiane del 4 marzo. Il lavoro fatto in queste occasioni è pubblicato sul sito LaSestina, dove si possono rintracciare anche i servizi realizzati da cinque studenti nella settimana del Festival di Sanremo 2018, nonché una serie di Speciali su vari argomenti: dai Beni comuni al linguaggio di genere, dai webdoc di cui si diceva a un reportage sui Bitcoin. Studenti della Scuola hanno partecipato e vinto edizioni del Premio Martinotti, del Premio Stracca e del Premio Bonfanti. Segnaliamo, infine, nfine due aspetti, non secondari, l’internazionalizzazione e la continuità nella formazione degli studenti. Il Master, infatti, aderisce e partecipa alle attività dell’Ejta (European Journalism Training Association), l’associazione europea delle scuole di giornalismo, che è in procinto di pubblicare a maggio una ricerca sul futuro del giornalismo in Europa realizzata attraverso un sondaggio tra docenti e tutor di tutti i paesi. C’è poi da ricordare che l’elenco degli stage proposti agli studenti prevede anche l’opzione di media con sedi a New York, Bruxelles e Madrid. Nella foto, il responsabile del Centro di produzione televisiva, Michele Lonati, illustra la tecnologia degli studi televisivi del Master in giornalismo Walter Tobagi. In allegato il pdf con i nomi del Consiglio di presidente dell’Assoziazione Walter Tobagi per la formazione al giornalismo e del Comitato di presidenza. I ritratti e i volti degli studenti del Master in giornalismo Walter Tobagi sono consultabili al seguente link:

http://www.giornalismo.unimi.it/?q=master/studenti

 

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