Fuori luogo le “pressioni” sul Consiglio di disciplina non ancora insediato, scorretti i solleciti ad personam

“Il Consiglio di disciplina dell’Ordine lombardo dei giornalisti non è stato ancora formalmente costituito, pertanto ogni elucubrazione sul suo funzionamento e sulla sua struttura organizzativa nonché sui suoi responsabili è, quanto meno, prematura e fuori luogo” . Lo afferma il presidente dell’Ogl, Alessandro Galimberti, a margine di alcuni editoriali pubblicati negli ultimi giorni circa la notizia di una presunta indagine della Gdf sulla vendita del Milan e che hanno chiamato in causa il Consiglio di Disciplina Lombardo. L’indicare con nome e cognome un collega qualificandolo come “presidente” (o, in alternativa, “capo”) del “Tribunale dei giornalisti lombardi” e sollecitandolo ad assumere decisioni e iniziative in proposito in relazione non alla sua attività disciplinare ma a quella strettamente professionale, è scorretto sotto ogni punto di vista e soprattutto, ad oggi, rappresenta una pressione sfornita di ogni presupposto di fatto e di diritto. La prima seduta del nuovo Consiglio di disciplina, che dovrà tra l’altro ratificare la composizione indicata dal presidente del Tribunale di Milano – come prevede la legge – e la sua struttura organizzativa interna, avrà luogo il prossimo 25 gennaio.

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