Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia – all’unanimità – su proposta del presidente, in merito alle notizie e alle polemiche relative al corso “World Wide Web giornalismo digitale privacy sicurezza informatica” del 13 settembre svoltosi allo Iulm di Milano, ricorda la procedura seguita, in questa come in tutte le altre occasioni. Il corso, promosso da un gruppo di colleghi e di ingegneri informatici, era stato proposto al Cts (Comitato tecnico scientifico) di Roma come replica di una serie di eventi tenuti nell’ultimo anno con un panel di circa 15 relatori a rotazione, tra avvocati, ingegneri informatici, tecnici consulenti delle Procure e docenti universitari.
L’evento del 13 settembre era stato poi autorizzato dal Cts di Roma il 16 luglio scorso, con l’inserimento tra i relatori “a rotazione” di Giuliano Tavaroli, e pertanto riconosciuto dal Cnog come evento di formazione professionale con attribuzione di 4 crediti formativi, infine inserito nella piattaforma Sigef con l’indicazione di tutti i relatori. Possono essere quindi esclusivamente l’Esecutivo del Cnog e il Cts di Roma a decidere se confermare la replica del corso prevista per il 12 ottobre già in piattaforma Sigef con i relatori previsti, modificare il panel oppure annullare l’evento. Nel corso di questa Consiliatura OgL si sono svolti 251 corsi di formazione – un terzo dei quali promossi e organizzati direttamente dall’OgL – con partner , tra gli altri, come Google, Microsoft, Fast, Istituto italiano di tecnologia, Anci, Fondazione Stelline, Fondazione Feltrinelli, Biblioteca Ambrosiana, Università Statale, Iulm, Liuc, etc. L’ufficio formazione dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, da ottobre 2017 a oggi, ha bocciato più di 30 proposte di formazione per manifesta inadeguatezza dei temi, il Cts di Roma a sua volta ha esercitato il diritto di veto su altrettanti eventi proposti da enti esterni. In alcune ipotesi, i corsi bocciati dall’OgL perché valutati inconsistenti nei temi o inadeguati nei relatori sono stati approvati poi, invece, dal Cts di Roma a cui erano nel frattempo stati riproposti da enti formatori terzi.
Qui sotto riportiamo anche il lancio Ansa sul caso Tavaroli, con la dichiarazionei del presidente Alessandro Galimberti:
(ANSA) – MILANO, 14 SET – Polemiche sull’Ordine dei giornalisti della Lombardia per la presenza di Giuliano Tavaroli, ex responsabile della sicurezza Pirelli-Telecom, che ha patteggiato una pena perché accusato di dossieraggio illegale e fra l’altro anche perché spiava i giornalisti, a un corso di formazione sulla sicurezza che si è svolto ieri allo Iulm di Milano. Il presidente lombardo, Alessandro Galimberti, ha spiegato all’ANSA che “è stata una scelta ponderata dovuta anche al passato di Tavaroli, così come polizia postale, Procure e altri servizi di sicurezza usano chi ha commesso dei crimini per prevenire i reati”. All’incontro, fra quelli che i giornalisti devono frequentare per aggiornarsi come previsto dalla normativa, intitolato ‘World Wild Web: privacy e sicurezza informatica, leggi penali e tecniche di computer forense’, erano relatori anche un docente universitario, un avvocato e un consulente della Procura della Repubblica. “Tavaroli è stato condannato ed ha espiato la pena – ha aggiunto Galimberti – e poiché credo nel diritto costituzionale alla rieducazione e anche nel principio culturale del reinserimento sociale trovo veramente aprioristiche le polemiche. Tra l’altro al corso affollato i relatori sono dovuti stare un’ora in più per rispondere alle domande”. (ANSA).