L’aggressione al cronista di Repubblica Antonio Nasso e gli insulti al collega Gad Lerner verificatisi sul prato di Pontida rappresentano un segnale d’allarme molto serio sulla degenerazione del confronto politico e ancor più suscita grave preoccupazione per la tutela del lavoro dei cronisti. Il Consiglio dell’Ordine della Lombardia, oltre a ribadire la piena solidarietà ai due colleghi, richiama tutti gli iscritti alle responsabilità etiche, deontologiche e giuridiche che il ruolo di giornalista – anche quelli in aspettativa – impone, senza deroga alcuna. In tempi di aspre divisioni ideologiche e di conflittualità sociali incendiate da una comunicazione sempre più aggressiva, il linguaggio dell’informazione deve sapersi distinguere per i valori di confronto, rispetto e promozione della convivenza pacifica, invece di sfruttare il disagio sociale e le sofferenze diffuse.
E’ inoltre ormai improrogabile un intervento del legislatore per stigmatizzare i comportamenti di minaccia verso gli esercenti le professioni – a cominciare da quella giornalistica, ma non solo – per neutralizzare i facinorosi.